Descrizione
La Chiesa Madre di Platania, borgo collinare del Catanzarese, è intitolata a San Michele Arcangelo, patrono del paese. E' collocata nella parte bassa dell’abitato di Platania. Costruita nella seconda metà del Seicento dai coloni che avevano da poco fondato il centro abitato, la chiesa subì numerosi danneggiamenti e conseguenti restauri nel corso dei secoli: l’aspetto attuale le fu conferito sul finire del XVIII secolo per quanto concerne l’esterno, mentre le decorazioni interne saranno completate solo attorno al 1820 grazie all’opera di importanti artisti locali quali Francesco Pallone.
La facciata si presenta oggi molto lineare, con una caratteristica struttura a spioventi che mette in evidenza il rosone circolare al centro sormontato da una piccola nicchia con dentro la statua di San Michele. Ai lati del portale sono presenti delle nicchie arcuate che un tempo erano gli accessi alle navate laterali. Sul lato posteriore destro, si eleva la torre campanaria a base quadrata.
La navata centrale è suddivisa in due campate scandite da archi a tutto sesto separati da lesene. La cornice della navata corre per tutto l’andamento perimetrale e al di sopra di essa si innesta la volta a botte.
L’interno è invece molto più sfarzoso, con belle pitture iconografiche affrescate soprattutto sul soffitto della navata centrale ed il soffitto della cupola di destra: vi sono ritratti personaggi biblici e scene dell’Antico e Nuovo Testamento con particolare rilevanza alla figura di San Michele Arcangelo, condottiero delle schiere celesti. Molto bello l’altare maggiore in marmo, avvolto da splendidi giochi di luce grazie alle diverse aperture dell’abside e delle navate, che sottolineano la maestosità dei gruppi marmorei ed i dettagli delle statue e del bel crocifisso posto dietro l’altare.
Modalità d'accesso
L'ingresso principale presenta barriere archittoniche: lunga scalinata. Vi è un ingresso secondario che garantisce l'accesso a persone con mobilità ridotta grazie a una rampa.